L’attività di controllo si esplica nella procedura di accertamento IMU, che viene svolta in conformità con quanto disciplinato dall'art. 1, comma 161, della Legge n. 296/2006 dal comma 792 ed integrato della Legge n. 160/2019, inerente “il nuovo accertamento esecutivo".
Dal 1° gennaio 2020, l'avviso di accertamento ha valore di intimazione ad adempiere, entro il termine per presentare ricorso, all'obbligo di versare gli importi riportati che comprendono imposte, interessi e sanzioni.
L'atto di accertamento IMU è un documento ufficiale emesso dal comune per verificare e regolarizzare eventuali anomalie nella dichiarazione e nel pagamento dell’IMU, da parte dei contribuenti. Questo atto può essere emesso in caso di omissione di pagamento, dichiarazioni incomplete o errate, da parte del contribuente.
Il contribuente, al quale sia stato notificato un avviso di accertamento, può presentare richiesta scritta di riesame in autotutela dell'atto, qualora riscontrasse inesattezze o errori, entro 60 giorni dalla notifica dell'atto. L'Ufficio Tributi verifica la motivazione della richiesta di riesame e procede all'eventuale rettifica, annullamento o conferma dell'atto.
Ai sensi del D. Lgs. 31/12/1992 n. 546 e ss. mm. ii., contro l'avviso di accertamento è ammesso ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Verona, entro 60 giorni dalla data di notifica.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- L. 07/08/1990 n. 241 ss.mm.ii. (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi);
- Decreti Legislativi 18/12/1997 n. 471, 472, 473 e ss.mm.ii. (Disposizioni in materia di sanzioni amministrative e tributarie a norma dell'articolo 3, comma 133, lettera q), della legge 23 dicembre 1996, n. 662);
- L. 27 luglio 2000 n. 212 (Statuto dei diritti del Contribuente);
- D.Lgs. 219/2023 (Riforma Statuto contribuente con obbligo contraddittorio);